Recensione La Biblioteca delle anime di Ransom Riggs

la biblioteca delle anime

 

Serie

#1: La Casa per Bambini Speciali di Miss Peregrine
#2: Hollow City – Il ritorno dei Bambini Speciali
#3: La Biblioteca delle anime

Autore: Ransom Riggs
Editore: Rizzoli
Genere: Fantasy, Young Adult, Mystery

 

 

Trama: L’avventura cominciata con Miss Peregrine, La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, e proseguita con Hollow City, trova, in questo terzo libro, un finale eccitante, pieno di suspense. Jacob, il protagonista sedicenne, che ha appena scoperto di essere dotato di un nuovo, straordinario potere, intraprende un rocambolesco viaggio per andare a salvare i suoi amici Speciali tenuti prigionieri in una fortezza apparentemente inespugnabile. Con lui ci sono l’adorata Emma Bloom, la ragazza capace di creare il fuoco con la punta delle dita, e Addison MacHenry, il cane dotato del fiuto giusto per seguire la traccia lasciata dagli Speciali rapiti. Insieme, i tre si lasciano alle spalle la Londra moderna per infilarsi nei vicoli labirintici di Devil’s Acre, i bassifondi più abietti dell’Inghilterra vittoriana: infatti, sarà proprio qui che il destino dei ragazzi Speciali di ogni luogo ed epoca dovrà essere deciso una volta per tutte.

Commento

Siamo giunti al terzo ed ultimo libro della saga fantasy creata dalla penna di Ransom Riggs. Il primo volume mi aveva catturata moltissimo, anche se nella seconda parte del libro c’erano state delle lacune. Il secondo invece non mi era piaciuto per niente ed ora arriviamo a quello conclusivo.
Il mio giudizio a questo racconto è un “NI”, non mi ha fatto impazzire, ma non mi è neanche del tutto dispiaciuto.
Purtroppo ho faticato all’inizio, perchè pensavo di ritrovarmi di nuovo la stessa lettura del precedente. Ma nel finale, le cose sono cambiate e sono contenta di come si sia sviluppata e chiusa la storia.
Uno dei punti forti di tutta la serie è sicuramente la scrittura dell’autore: scorrevole, fluida e coinvolgente.
Un’altra nota positiva rispetto al secondo è che qui i personaggi, anche se descritti sicuramente in modo diverso dal primo volume visto il percorso affrontato, hanno avuto un percorso di maturazione ed una crescita interiore inevitabile, che però non ha stonato all’interno della storia, a differenza di come aveva fatto in Hollow City.
Jacob era cambiato, era diverso e secondo me lo aveva fatto in peggio. In questo, invece, il suo cambiamento ha anche un ritorno alle origini ed è una cosa che ho apprezzato tantissimo.
Immancabili anche in questo tomo, le fotografie.
Il mio volume preferito rimane sicuramente il primo ed anche se sono rimasta un pò delusa, la saga è comunque consigliata per gli amanti del genere. 😀

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