Recensione The tomorrow people

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E’ un telefilm recente, composto da una sola stagione e già cancellato.

La storia parte con Stephen, un adolescente con problemi psichiatrici che la mattina si risveglia nel letto dei vicini, che a scuola non ha più amici e che vive con la madre e il fratello. Durante l’ultimo anno il ragazzo, oltre a soffrire di disturbi del sonno, sente una voce nella testa, voce che si fa sempre più insistente, al punto da convincerlo a incontrarla in una stazione metropolitana.
Qui Stephen viene catapultato in un mondo nuovo, quello dei Tomorrow People, altresì detti Homo Superior.
Nella prima puntata, infatti, scopriamo che c’è il gruppo di “mutanti buoni” che al massimo rubacchiano qualcosa per campare e la cricca degli Ultra, “mutanti cattivi” assoldati e condizionati dal governo per estirpare gli Homo Superior dalla faccia della terra.
Quindi la natura ha portato nel mondo una nuova specie e sembra proprio che i casi siano centinaia di migliaia, se non di più. Il mondo, però, non è a conoscenza degli Homo Superior e pertanto ci viene introdotto il tema di questa guerra segreta che si combatte nell’ombra tra persone in grado di Teletrasportarsi, usare la Telecinesi e la Telepatia.
Le 3T, però, vengono subito messe in discussione dall’ingresso in scena di Stephen. Il gruppo dei Tomorrow People si mette infatti in contatto con il giovane, una specie di messia, figlio del più potente mutante mai visto e l’unico che possa contattarlo.

Le premesse c’erano tutti, i primi episodi mi intrigavano. Ma andando avanti ho perso l’interesse e poi essendo stato cancellato è rimasto con un finale aperto. Quindi non mi sento assolutamente di consigliarvelo. Utilizzate il tempo che avete per vedere serie che lo meritano di più.

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