Ed eccoci qui con il secondo libro della trilogia “Il cavaliere d’inverno”, di Paullina Simons.
Dov’eravamo rimasti? Tatiana ha 18 anni ed è incinta. E’ riuscita miracolosamente a scappare da una Leningrado sconvolta dall’assedio dei nazisti e a rifugiarsi in America, la terra delle opportunità. Ma ha perso Alexander, l’uomo della sua vita, il padre del figlio che porta in grembo. Eppure qualcosa le dice che lui non può essere morto, che non la può avere abbandonata in quella nuova patria…
Sicuramente questo secondo libro non mi ha colpito come il primo. L’unica cosa che mi ha tenuta incollata sono stati gli ultimi capitoli. Il libro in generale è stato abbastanza deludente, anche perchè la maggior parte comprendeva il copia/incolla del primo romanzo. Questo fatto mi ha molto annoiata, anche perchè non diceva nulla di nuovo ed era solo un modo per allungare il libro e renderlo estremamente pesante. Già nella recensione del primo libro, che potete leggere QUI, avevo sottolineato il fatto della ripetitività e speravo che nel seguito l’autrice modificasse questo aspetto, ma così non è stato.
Nonostante ciò, comunque la storia è sempre molto passionale e diventa veramente avvincente soprattutto nei capitoli finali.
Consiglio la lettura, perchè almeno in questo volume la conclusione è molto più soddisfacente ed appagante rispetto al primo.
Ed ora non mi tocca che finire con l’ultimo libro, Il giardino d’estate. 😀
Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate! 😉