Recensione Candy Candy

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Candy è un’orfanella che vive nella casa di Pony con Miss Pony e suor Lane. È sempre in compagnia della sua migliore amica, la piccola Annie, un’altra orfanella che però verrà presto adottata da una nobile famiglia inglese, i Brigthon. Quando Annie va via, Candy si sente molto sola e, in una delle sue passeggiate sulla collina di Pony, incontra un giovane misterioso con un kilt scozzese e una cornamusa. Questo ragazzo sarà per sempre il misterioso “principe della collina”.

Successivamente Candy viene assunta come dama di compagnia dalla famiglia Legan, ma viene subito maltrattata dai due ragazzi di casa: la velenosa Iriza e suo fratello Neil. Candy però fa amicizia con tre ragazzi nobili che vivono vicino ai Legan (e di cui sono parenti): Anthony, Archie e Stear, che convincono il misterioso zio William ad adottarla. Candy è finalmente contenta, e pian piano si innamora, ricambiata, di Anthony, che le dedica addirittura una nuova specie di rosa, ma il destino è crudele e fa sì che Anthony muoia cadendo da cavallo! Candy è distrutta, ma grazie all’incontro con Albert, uno stravagante vagabondo, recupererà il sorriso.
La ragazza viene poi mandata a studiare con i suoi amici in un prestigioso college inglese, la Royal Saint Paul School e sarà proprio qui che ritroverà la sua amica Annie e incontrerà l’affascinante e scontroso Terence, fra i due sboccerà un sentimento d’amore, ostacolato dal carattere dei due, dalle suore e dalla gelosia di Iriza…

Un cartone di un livello completamente diverso da quelli che siamo abituati a vedere al giorno d’oggi.
Una storia di drammi, di dolore, ma anche di crescita e di speranza.
Un racconto molto profondo, forse fin troppo per la fascia di età dell’infanzia. Per questo motivo, ho trovato alcune tematiche un pò pesanti da comprendere per un bambino. Un altro punto negativo è stato un pò il finale, in cui non si è avuta una vera e proprio conclusione, lasciando qualche risposta in sospeso, ma per il resto nulla da dire alla trama di quest’anime.
Sono felice di aver percorso questo viaggio ed è incredibile come un cartone, riesca a mostrarti l’evoluzione di un personaggio e a trasmettere quella morale di fondo, che nei cartoni di ora si è assolutamente persa.

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