Criminal Minds è tornato con la sua dodicesima stagione.
Una serie che mi piace molto, ma che ha dovuto affrontare tanti abbandoni di personaggi molto importanti ai fini della trama, il più recente è quello di Hotch. Nonostante questo la serie ha comunque mantenuto un certo livello, eppure questo nuovo inizio non mi ha pienamente convinta.
La scorsa stagione ci aveva lasciati con l’evasione di 13 S.I. e quindi bisognava ritrovarli. In questa première viene sviluppato questo aspetto, ma non ruota tutto attorno a questa situazione.
Già da questo primo episodio abbiamo imparato un pò a conoscerlo meglio e scopriamo che decide di entrare o meglio collaborare nella squadra, perchè una sua vecchia conoscenza sembra essere di nuovo all’opera e si ritrova proprio faccia a faccia con lui, ma quest’ultimo non ricorda (o finge) di non ricordare Luke e il suo collega ucciso proprio da lui.
Un personaggio che si è distinto sin da subito, ma che deve fare i conti con Penelope Garcia che ancora non lo accetta come “sostituto” del suo amato Derek. E le scene che li ritraggono insieme sono esilaranti, perchè lui nonostante questo astio da parte della donna, ne è divertito ed ama stuzzicarla.
Grazie a questa puntata ho apprezzato molto di più il personaggio di Tara, conoscendo una sfaccettatura nuova del suo carattere e bellissimo il rapporto che si sta creando con la mia amata J.J.
Incredibile quello che il serial killer ha creato, se si pensa a come sia riuscito a manipolare Brian è veramente spaventoso.
Tutto sommato questo ritorno non è stato male, ma sento che manca ancora qualcosa che spero di ritrovare nei prossimi episodi.