Recensione Dr. House

Dr-house

La serie trae ispirazione dai gialli del celebre detective Sherlock Holmes:[1] in ogni episodio ha luogo un giallo diverso che il protagonista, attraverso le proprie capacità mediche e deduttive, deve districare basandosi su vari indizi, spesso poco evidenti; infine, egli riesce quasi sempre a risolvere il puzzle medico e a salvare il paziente. I misteri medici sono invece stati ispirati da una rubrica del New York Times dedicata ai casi clinici particolarmente problematici.
Ciò che colpisce sin da subito, e che in particolar modo ha affascinato il pubblico di ogni età, è l’aspetto, il carattere ed il modo di fare di Laurie, il cui personaggio è strutturato in modo tale da sembrare tutto fuorchè un dottore. A Gregory House non interessano i pazienti, egli sceglie i casi soltanto in base alla difficoltà di questi, e dunque al divertimento che ne seguirà nel tentare di risolverli.
Tutto ciò che gli interessa è mettersi alla prova, sfidare con arroganza i suoi limiti e tenere a distanza qualsiasi tipo di dolore, che sia esso fisico o mentale.
Sarò sincera non è una serie che ho particolarmente amato, ma comunque l’ho trovata piacevole, quindi se dovessi consigliarla lo fare, ma vi avverto dopo le prime 4 stagioni, inizia un pò a perdere.

Attualmente va in onda su italia 1, il pomeriggio con la sua quinta stagione.

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