Recensione Faking it

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Eccomi qui a parlare di uno dei miei recuperi estivi di quest’estate, Faking It.

Trama: Alla Hester High School, ad Austin (Texas), essere diversi vuol dire essere popolari. Dopo vari tentativi falliti di farsi conoscere, Karma Ashcroft e la sua migliore amica Amy Raudenfeld, sono finalmente invitate ad una festa organizzata dal popolare Shane Harvey, anche se solo perché avevano dato l’impressione di essere una coppia.
Alla festa tutta la scuola viene a sapere delle due ragazze e per convincerle ad uscire allo scoperto decidono di nominarle reginette del ballo. Karma convince Amy a mantenere l’apparenza per mantenere la popolarità raggiunta e nel frattempo attira l’attenzione dell’affascinante e popolare Liam Booker, mentre Amy si rende conto di provare dei sentimenti per la sua migliore amica.

Che dire di questa serie? L’ho amata sin da subito, tanto da divorarla in pochissimi giorni. Ogni personaggio è caratterizzato benissimo, ogni storyline coinvolge, convince e non risulta banale, ma sopratutto la cosa che ho apprezzato di più è stato il messaggio che ha voluto trasmettere: essere semplicemente se stessi, fregarsene dei giudizi della gente ed essere accettati per come si è.
E proprio per questi motivi citati sopra, non ho potuto fare a meno di arrabbiarmi quando alla fine della terza stagione, ho scoperto che la serie è stata cancellata, rimanendo così in sospeso. Purtroppo la serie non ha una conclusione e io sono davvero combattuta se consigliarla o meno. Vorrei dire di si, perchè l’ho amata e credo che meriti di essere vista, ma vorrei dire no per il finale, perchè lascerà in voi un grande magone.
Io spero a questo punto che facciano un film per dare una degna chiusura a questo show che non meritava assolutamente la cancellazione.

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