Recensione 5×25 Pretty little liars

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Ed eccomi qui. Arrivo in ritardo lo so e questo la dice lunga sulla voglia di vedere Pretty little liars, anche se ero molto curiosa di quest’ultima puntata.
Parto col dire che l’inizio della quinta stagione, al contrario di molti, mi è piaciuta, ma la seconda parte è stata completamente inutile. Puntate no sense proprio e senza un filo di logica. Ma la nostra cara Marlene, ci trolla sempre per un’intera stagione, per poi fare un finale che lascia tutti a bocca aperta, anche se per quanto mi riguarda, non è stato un finale così scioccante come gli altri.

L’episodio inizia con le LIARS che vengono rapite da A. Al loro risveglio, ognuna di loro si trova nella propria stanza, o almeno così credono per un secondo, prima di realizzare che, invece, si trovano a casa di A.
Proprio qui, scoprono che Mona non è morta e che finge di essere Alison, per compiacere A e per salvarsi la vita, visto che pare che per A, Alison è la sua preferita.
Nel frattempo fuori casa di A, tutti si chiedono dove siano finite le ragazze e Caleb, Toby ed Ezra lavorano insieme per cercare di capirlo. In questa puntata, grazie alla mia mitica Spencer, scopriamo che il vero nome di A è Charles. Un personaggio che noi non conosciamo, ma che è legato profondamente alle ragazze e in particolare alla famiglia Di Laurentis. E da qui sono partite una serie di teorie, presumendo che A un fratello di Ali e Jason o ancora meglio un gemello di quest’ultimo. Proprio di Charles non non sappiamo nulla, a parte la sua fissazione per le Liars e per le bambole. Proprio negli ultimi secondi del finale, Spencer dice una cosa che mi ha colpito molto: Charles è A, è cattivo, ma un cattivo con l’anima. Infatti pare proprio che Charles si comporti in questo modo per un determinato motivo, che noi ancora non sappiamo. Ma si ipotizza già che sia un figlio illegittimo o un figlio non voluto.
Nonostante questo sia stato uno dei migliori episodi di questa stagione o forse il migliore, non sono mancate neanche in questa puntata le assurdità che solo con Pretty little liars, possiamo vedere. E come dice Caleb: “ In questa città si fanno le cose con il culo”.

Nessuno di noi crede che “A” sia stato nella mente degli autori dal primo episodio e nessuno crede alla fandonia che basti riguardare il primo episodio per capire tutto (Certo Marlene…credici). Ma almeno in questo modo c’è una ventata di ossigeno nuovo che ribalta ogni certezza e crea nuovi interrogativi.

Lo slogan per Pretty little liars dovrebbe essere “Per una risposta, tre mila nuove domande” xD

E a voi è piaciuta questa puntata? Fatemi sapere le vostre teorie  😀

Ps: Vi ricordo che la serie è stata rinnovato per una sesta stagione, che andrà in onda quest’estate.

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