Recensione Big Little Lies

Big Little Lies è una serie tv di genere drammatico, prodotta dall’emittente HBO.

Celeste, Jane e Madeline sono tre amiche e madri che vivono a Monterey e sono alle prese con i piccoli e grandi problemi della vita quotidiana.
Madeline(Reese Witherspoon), madre di Chloe e Abigail e moglie di Ed, soffre perché la figlia maggiore sta crescendo a fianco della nuova compagna dell’ex marito Nathan, Bonnie.
Jane(Shailene Woodley) è una ragazza madre con un trauma alle spalle da superare, mentre Celeste(Nicole Kidman) subisce gli abusi e le violenze del marito.
Le loro vite vengono scosse da un omicidio, avvenuto durante una festa di beneficenza per i genitori nella scuola frequentata dai loro figli.

La cittadina che ci viene mostrata è una di quelle in cui si vive in modo molto agiato, il cui obiettivo è sempre quello di apparire perfetti agli occhi degli altri. Ma la perfezione non esiste per nessuno e nel corso degli episodi ogni bugia, ogni segreto inizierà a venir fuori.
Il tema che risalta di più, soprattutto nella prima stagione è sicuramente la violenza sulle donne non solo in modo fisico, ma soprattutto psicologico. Al contrario, non mi è piaciuto molto come è stato trattato il tema del bullismo. Troppo superficiale e poco approfondito.
La potenza di questo show risiede nel cast, in particolare nelle nostre donne, nella loro forza e nel fatto che lo show sia così incredibilmente reale, rendendo facile l’immedesimazione.
Al centro della storia ci sono semplicemente queste donne che vivono le loro vite e le loro problematiche personali, che per quanto possa risultare scontato e banale, non lo è affatto.
Infatti, la solidarietà di ognuna nei confronti dell’altra è il messaggio più forte e il più grande insegnamento che trasmette questa serie tv. La scena finale della prima stagione è da brividi.

Nella seconda stagione, l’aggiunta del personaggio di Marie Louise, interpreta da Meryl Streep va ad aggiungere più enfasi alla trama e a creare tensione allo spettatore, perchè in grado di ribaltare le carte in tavola, ma senza intaccare la solidità dell’aspetto femminile.
D’altra parte i personaggi maschili, rimangono sempre al margine e l’unico a spiccare veramente è Alexander Skarsgård.
La fotografia è buona e arricchisce gli aspetti positivi dello show.
Nonostante tutto ruoti attorno a un omicidio, questo non è il vero protagonista, anzi sembra essere solo un contorno.
La robustezza della produzione riconduce sempre e solo a loro: le donne.

Big little lies è una serie umana. Consigliata, soprattutto se amate la caratterizzazione dei personaggi femminili.

Voi l’avete vista? Cosa ne pensate?

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