Recensione Sherlock

Sherlock è una serie televisiva britannica del 2010, le cui trame degli episodi (scritti da Mark Gatiss e Steven Moffat), sono liberamente ispirate ai racconti di sir Arthur Conan Doyle.

Lo show ha come protagonista il detective Sherlock Holmes (interpretato da Benedict Cumberbatch) e il dottor John Watson (Martin Freeman).
Watson, reduce della guerra in Afghanistan, si ritrova a vivere con l’eccentrico Holmes che, col passare degli anni, diventerà suo compagno di avventure.

Portare sullo schermo l’ennesimo adattamento di questo personaggio, senza risultare banale è veramente difficile, eppure questa mini serie lo fa in modo magistrale.
Sherlock e Watson sono due personaggi opposti eppure messi insieme si completano. La sintonia e la chimica del rapporto tra i due attori è unica, grazie alle superbe performance di recitazione. E per quanto Sherlock sia un personaggio complesso e folle, capace di reggere la scena da solo, a mio parere non potrebbe esistere senza Watson, la sua parte umana. Colui che riesce a tenerlo connesso con le persone, con il mondo. Il suo migliore amico.
I dialoghi tra i due sono brillanti, taglienti e pieni di quel tipico cinismo inglese.
Tuttavia anche i personaggi secondari sono caratterizzati benissimo. Per esempio, il nemico di Sherlock, ovvero Moriarty, risulta una figura intrigante e misteriosa.
E non  è di meno neanche Irene Adler, una “dominatrice” che ha informazioni compromettenti su uomini importanti e che interessano alla sicurezza nazionale. Tra i due c’è un reciproco interesse e agli occhi di Sherlock è veramente affascinante, tanto che sembra nascere qualcosa.
Spicca anche la figura di Mycroft, fratello maggiore di Sherlock. Anche lui dotato di una straordinaria intelligenza, che con il suo essere enigmatico si aggiunge e arricchisce l’aspetto mistery della produzione.
E ancora, Molly, una ragazza dolcissima e innamorata di Sherlock che lavora in un obitorio.
Molly ovviamente non è ricambiata e spesso viene usata da Holmes, sfruttando questa debolezza per i propri scopi.
Nonostante ciò, Sherlock tiene veramente a lei e non vi nego che io li ho più volte shippati.
E infine, ma non per importanza, la Signora Hudson, padrona dell’appartamento affittato da Sherlock e Watson e Mary, moglie di John. Due donne capaci di farsi amare sin da subito, ma sull’ultima ci sarà una grande sorpresa.
La fotografia è pazzesca e ci regala una Londra bellissima dal vibe vittoriano, anche se la serie è ambientata nel XXI secolo.
Altro aspetto notevole è il montaggio che ci mostra la genialità di Holmes, attraverso monologhi fatti di calcoli, note e deduzioni.
Sono molti gli elementi che riescono a rendere gli episodi scorrevoli, nonostante abbiano la lunghezza di un film.
Sherlock è una serie che cura ogni minimo dettaglio, non annoia e riesce, nonostante le varie rivisitazioni, a dimostrare la sua originalità impressionando lo spettatore.
Per quanto riguarda i difetti è che i secondi episodi di ogni stagione sono quelli meno coinvolgenti e la quarta stagione in generale è stata un pò una delusione e non all’altezza delle altre, ma apprezzatissima nello scavare in profondità il lato emotivo di Shelrock.
La mia stagione preferita è la terza! Infatti, se la prima aveva solamente gettato le basi e la seconda ci scagliava nel vivo della storia, è con la terza che, secondo me, possiamo cogliere ogni sfumatura caratteriale dei due eroi, del loro legame e quelli che sono disposti a fare l’un per l’altro.
Non si sa per certo se ci sarà una prossima stagione(tutto può essere), ma il finale è abbastanza conclusivo, quindi a me andrebbe bene così.

Consigliata a chi ama i thriller, il genere investigativo ed è alla ricerca di un prodotto di qualità.

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