Recensione Il caso del Cecil Hotel

Il caso del Cecil Hotel è uno di quelli più conosciuti per chi bazzica nel mondo del real crime.

Tutto ha inizio il 31 gennaio del 2013, quando la ragazza Elisa Lam scompare a Los Angeles dall’hotel in cui soggiornava già da qualche giorno.
La giovane studentessa di origine cinese sparì completamente nel nulla, scuotendo i cittadini della città e non solo.
La docuserie di Netflix parte quindi con il mostrarci le indagini, fino ad arrivare al famoso video inquietante che fece il giro del mondo, nel quale ritraeva un’Elisa dal comportamento strano e contorto.
A causa di questo filmato, si scatenò una vera e propria caccia al colpevole.
Questo connesso alla cattiva fama dell’hotel e alla curiosità di fare congetture per “risolvere il caso”, contribuirono a rendere la storia bizzarra e deviata.
In questi episodi si ha modo di ascoltare diverse opinioni, tra cui quella della direttrice dello stabile, giornalisti e così via.
Il documentario composto da quattro episodi cattura inevitabilmente l’attenzione, soprattutto per il risvolto inaspettato nel finale.

Avevo già avuto modo di conoscere questa storia, ma grazie alla realizzazione di questo prodotto ho avuto modo di comprenderne alcune nuove sfaccettature e rimango nuovamente incredula alla sua stranezza e a quel senso di irrisolutezza che si porta dietro, forse perchè credere alla tragica fatalità spaventa ancor di più.

Voi conoscevate la storia? L’avete già visto? Cosa ne pensate?

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