Universi Paralleli – Recensione è una serie sci-fi francese approdata sulla piattaforma di Disney Plus, scritta e creata da Quoc Dang Tran.
La storia ruota attorno a quattro amici, Sam, Bilal, Romane e Victor. La loro vita verrà sconvolta da un evento in cui la timeline temporale subirà un contraccolpo e le regole spazio/temporali dell’universo verranno stravolte. I ragazzi si ritroveranno separati in mondi paralleli, in tempistiche diverse, provando a tornare indietro nel tempo e ristabilire il giusto ordine delle cose, riappropriandosi delle loro vite. Ci riusciranno?
Il concetto di base non è una novità, anzi. Potrebbe essere definito un Dark (serie tv drama/thriller/scifi di Netflix) young adult che incontra un pizzico di Stranger Things (fantasy drama teen). Ed è proprio questo, a parer mio, la carta vincente: il target dell’età.
Universi Paralleli è intricato, ma quanto basta per arrivare in modo lineare e senza scervellarsi troppo per la risoluzione.
Serie composta da sei puntate dalla durata di circa mezz’ora ciascuna che, nonostante i punti ovvi e i difetti (come ad esempio la caratterizzazione dei personaggi e le scelte narrative superate e deboli), convincono.
Universi Paralleli non è il capolavoro dell’anno o una serie tv indimenticabile, infatti non ha la presunzione di farlo eppure, a modo suo, cerca di coinvolgere ed essere gradevole, senza risultare troppo impegnativa e regalando insegnamenti semplici sull’amicizia.
Onestamente, non credo che entrerà nella top delle produzioni più viste o consigliate, tuttavia vi suggerisco di dargli un’occhiata, soprattutto in un pomeriggio di noia e all’asciutto di contenuti da visionare.
Voi l’avete vista? Cosa ne pensate? Vi piacerebbe l’idea di una seconda stagione? Fatemelo sapere nei commenti. Sono curiosa di sapere il vostro parere.